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Monday 20 October 2014

Iconografia del cardo

Per questa "carrellata" di immagini trovate sul cardo, nell'architettura e nella pittura, ho deciso di procedere in ordine cronologico.

Cornice del portale della Chiesa di San Francesco
Andria (Barletta, Puglia), 1346

Stemma della città di Modugno (Bari, Puglia), 1568



Gaspare Lopez, Natura morta con fiori in un vaso e cardo
Capitoliumart, Brescia,1732


Carol Schiff, A Thistle Day
Collezione privata, 2012






La distribuzione geografica del cardo

Per la mia ricerca ho utilizzato come fonte prettamente Wikipedia(1 e 2), poiché contiene tutte le informazioni utili. Ho solo compiuto un'azione di sintesi.

Le specie edibili di cardo sono due: il carduus defloratus e il carduus nutans, i quali hanno qualche sottospecie ognuno.

Ora vediamo per ciascuna delle specie la loro distribuzione geografica:

Carduus Defloratuus Defloratuus



Oltreconfine, sempre nelle Alpi, è presente sia in Francia che in Svizzera, Austria e Slovenia; sugli altri rilievi europei si trova nella Foresta Nera e nel Massiccio del Giura; In Europa è presente nella parte centrale e occidentale.

Carduus Defloratuus Raheticus


Fuori dai confini italiani, sempre nelle Alpi, si trova in Svizzera (cantoni Vallese, Ticino e Grigioni), in Austria (Länder del Tirolo Settentrionale e Tirolo Orientale) e in Slovenia (in generale è presente nella Penisola Balcanica zona nord-occidentale).

Carduus Defloratuus Summanus


Oltreconfine, sempre nelle Alpi, si trova in Svizzera (cantone Ticino), in Austria (Länder del Tirolo Orientale, Salisburgo, Carinzia e Stiria) e Slovenia (in generale è presente nella Penisola Balcanica zona nord-occidentale).

Carduus Nutans Alpicola


In Italia si trova nella provincia di Cuneo; è presente anche in Francia (dipartimenti di Alpes-de-Haute-Provence, Hautes-Alpes, Alpes-Maritimes e Isère) e anche nella parte continentale dell’Europa centrale.

Carduus Nutans Nutans


E' la specie più comune in Italia; oltre confine, sempre nelle Alpi, si trova in Francia (dipartimenti di Alpes-de-Haute-Provence, Hautes-Alpes, Alpes-Maritimes, Savoia e Alta Savoia), in Svizzera (cantoni Berna, Vallese e Grigioni), in Austria (Länder del Vorarlberg, Tirolo Settentrionale, Tirolo Orientale, Salisburgo, Carinzia, Austria Superiore e Austria Inferiore) e Slovenia; sugli altri rilievi europei è presente nel Massiccio del Giura, Massiccio Centrale, Pirenei, Monti Balcani e Carpazi; oltre all’Europa, questa sottospecie è presente anche in Africa mediterranea occidentale (è presente anche in Australia, ma è considerata specie naturalizzata).

Carduus Defloratuus Platylepis


Oltreconfine, sempre nelle Alpi, si trova in Svizzera (cantoni Vallese, Ticino e Grigioni), in Austria (Länder del Tirolo Settentrionale, Tirolo Orientale e Salisburgo); è inoltre presente nella parte centrale dell’Europa,



Il boccale in musica

Una delle canzoni che ho trovato più significative, che riguardano i boccali, è una traduzione in musica di tutto ciò che sono le goliardie popolari, dato che il boccale si riferisce inevitabilmente alla birra.

Un Boccale Di Birra
Dente Di Lupo
 

Il cardo in musica

Sono stato molto sorpreso di aver trovato canzoni e opere sul cardo. Uno proveniente dalla cultura indie-rock londinese degli ultimi anni 2000, e l'altro da un'opera scritta per orchestra. Enjoy!

A Gift Of A Thistle (Il regalo di un cardo)
London Symphony Orchestra



Thistle And Weeds (Cardo ed erbacce)
Mumford and Sons

Proverbi sul boccale

Sebbene possa sembrare incredibile, ho trovato meno proverbi sul boccale, un oggetto di uso più che comune in tutto il mondo e conosciuto da secoli, piuttosto che sul cardo.
Probabilmente la causa è la mia scarsa capacità di leggere e capire il tedesco, dato che la cultura del boccale (di birra, soprattutto) è nata in Germania.

Italia

Pignatta vuota e boccale asciutto, guasta il tutto.

Un gotto fa bene, due non fanno male, ti rovina un boccale! 
(Dal dialetto emiliano-romagnolo: Un gòt e' fa ben, du i n' fa mel, u t'arvena un buchel!)

Proverbi sul cardo

I proverbi fanno parte della cultura popolare di ogni zona del mondo, per questo ad ogni simbolo, ad ogni oggetto vengono attribuite diverse caratteristiche e diverse sfaccettature del suo carattere semiotico, oppure se ne troveranno di simili, pur a distanza di culture e nazioni.
Perciò vorrei qui pubblicare la mia ricerca di proverbi sul cardo nelle lingue che parlo correntemente: Italiano, Inglese e Francese.

Italia

Se tagli un cardo in april, ne nascon mille.
(Eng. If you cut a thistle in april, a thousand will grow afterall.)


United Kingdom

If the brain sows not corn, it plants thistles.
(Ita. Se il cervello semina mais, in realtà pianta dei cardi.)

Pierce the naggers tongue with a thistle and you will hear no more complaints.
(Ita. Pungi la lingua dei muli coi cardi e non sentirai mai più lamentele.)

He that has a good crop may thole some thistles.
(Ita. Colui che ha avuto un buon raccolto può anche tollerare qualche cardo.)


France

Il ne faut pas couper le chardon le jour de l'Ascension, il en viendrait dix sur le même tronc.
(Eng. You must not cut the thistle on the Ascension Day, ten will grow, on the same branch.)

Epines et chardons piquent fort. Mais mauvaises langues bien plus encore.
(Eng. Nails and thistles narrowly hit. But mean tongs even more.)

L'amour se jette aussi bien sur un chardon que sur une rose.
(Eng. Love will follow the rose, but the thistle as well.)

Tuesday 7 October 2014

The Thistle in Scottland, the legend.

Since men can remember, the thistle had always been the symbol of Scotland Kingdom. The legend recount the story of the amazing fight between Nordmans and Scottish army, and their victory, thanks to a thistle.

The thistle is, since we can remember, the very important ensign of Scottish culture. Perharps the very first use of its image is recorded in 1470, since it has been used on a silver coin. Since the XV century, the thistle began to be drawn on the shields of Scottish aristhocracy. Indeed, in 1687 the very first order of chivalry: The Most Ancient and Most Noble Order of the Thistle. Its members were all wearing a chain, which was endorsed by golden thistles. Moreover, Knights and Dames of the Thistle were all showing on their chests a star-shaped pin with a thistle and the latin sentence: "Nemo me impune lacessit" (No one provokes me with impunity).

But how the thistle became so important for the Scottish people?

The legend tells that in X century, at the very beginning of Malcolm I of Scotland's Kingdom, Normans were very close to conquer Scottish territory. Therefor, to accomplish the mission, Normans had the idea to attack the enemy by the dark of the night, in order to have an easier and quicker victory.
Nevertheless, one of the invader made the mistake by walking with bare feet, to make the fewest noise possible. Aproaching to the sleeping Scottish army, the man pound on a thistle. The pain was so awful and unbearable that he cried his lungs out. In this way he gave the actual position of the Normans army to the enemy. In the following fight, Scottish army won upon the Normans one, stopping the invasion.
From then on, the thistle became the symbol of Scottland.
 Freely translated from Spanish, from the article La Leyenda del Cardo.

Il cardo in Scozia, la leggenda.

Da che si ricordi, il cardo è sempre stato simbolo del Regno di Scozia, la leggenda racconta dello scontro tra i Normanni e l'esercito scozzese, e di come quest'ultimi sono usciti vincitori, proprio grazie al cardo.

Il cardo è stato da molto tempo un importante simbolo della cultura scozzese. Probabilmente il suo primo utilizzo documentato fu nell'anno 1470, dove l'immagine del fiore era raffigurata su una moneta d'argento. A partire dal XV secolo, il cardo fu anche disegnato sugli scudi delle armature della nobiltà scozzese. Infatti nel 1687 venne creata il primo ordine cavalleresco scozzese, l' "Antichissimo e Nobilissimo Ordine del Cardo", e i suoi membri indossavano una catena, i cui anelli erano cardi dorati.I Cavallieri e le Dame del Cardo appuntavano al petto anche una spilla a forma di stella, con un cardo e una frase nel centro: "Nemo me impune lacessit" (Nessuno mi affronta impunemente).

Ma come ha fatto il cardo a diventare di così grande importanza per un popolo?

La leggenda racconta che nel X secolo, all'inizio del regno di Malcolm I di Scozia, i Normanni stavano cercando di invadere il loro territorio. Questi, per portare a termine la conquista, idearono una strategia: attaccare l'esercito scozzese approfittando dell'oscurità della notte, per assicurarsi quindi una rapida e poco sudata vittoria.
Tuttavia, uno degli invasori commise l'errore di camminare scalzo, in modo da fare meno rumore possibile. Avvicinandosi al campo dell'esercito scozzese, quest'uomo pestò un cardo, e dal dolore così terribile non poté far altro che tirare un grido profondo, che allertò gli scozzesi e li informò della posizione dell'esercito nemico. Nella battaglia condotta in seguito, l'esercito scozzese sconfisse il popolo normanno, terminando così l'invasione.
Da quel momento, il cardo venne eletto come emblema simbolo della Scozia.


Tradotto liberamente dallo spagnolo, dall'articolo La Leyenda del Cardo.

Friday 3 October 2014

Prima esercitazione: 2 x (5+1)

Due parole, 1+5 lingue.

Cardo: chardon in francese, thistle in inglese, kenger in tedesco, cardo in spagnolo e γαϊδουράγκαθο (gaiduràgato) in greco moderno.

Boccale: chope in francese, beer stein o humpen in inglese, beer stein in tedesco, humpen in spagnolo e κούπα (cùpa) in greco moderno.

Questo blog si appoggia al sito Storia delle Cose, del Prof. Vittorio Marchis.